25 Febbraio 2014

Intervista a Matteo Papa

matteo papaIn attesa della sfida del prossimo fine settimana abbiamo approfittato della pausa di campionato per intervistare Matteo Papa, da due stagioni in casa Salus in veste di allenatore del settore giovanile.

  • Cosa fai nella vita di tutti i giorni? Basket ovviamente a parte  

Dopo la laurea triennale in Scienze Motorie conseguita lo scorso Ottobre, attualmente frequento il primo anno della laurea magistrale in Scienze e Tecniche dell’Attività Sportiva. Nella vita di tutti i giorni, quindi, mi dedico alle lezioni e allo studio, oltre ad alcuni hobby come il running (ad Aprile correrò la mia terza maratona), il basket e il calcio giocato con gli amici in squadre dilettantistiche. Sono inoltre un grande appassionato di cinema.

  • Da quanto tempo nel mondo della pallacanestro?

Il basket fa parte della mia vita fin da quando ero bambino, da giocatore ho infatti intrapreso tutta la trafila del minibasket nel Progresso Castel Maggiore, poi per una serie di vicissitudini societarie ho giocato per qualche anno nella FuturVirtus, nella Vis Trebbo (i 3 anni più soddisfacenti della mia carriera agonistica, giocati da capitano e arrivando ad allenarmi con la prima squadra che era iscritta alla Serie C regionale), infine nel Bologna Basket Team Gandino e nell’Happy Basket, prima di arrendermi a un ginocchio un po’ fastidioso e anche desideroso di dedicare più tempo agli scout, attività che in passato mi ha dato tanto. Da allenatore, invece, ho cominciato la mia esperienza con gli U19 della PGS Welcome, prima di accasarmi alla Salus Bologna.

  • Da quanto tempo in casa Salus e come ti sei trovato in termini di ambiente?

Questa è la mia seconda stagione in casa Salus, tutto è cominciato nel Settembre 2012 quando, dopo aver ottenuto la certificazione di Allievo Allenatore (precedentemente a quella attuale di Istruttore di Base), ci siamo accordati con Davide Castrianni per assumere il ruolo di secondo allenatore nella squadra U15 che avrebbe frequentato il campionato d’elite. In termini di ambiente mi sono subito trovato a mio agio, notando fin dall’inizio che in quanto a organizzazione (facendo qui un grande plauso al team manager tutto-fare Marco Garofali), serietà e stile, la Salus rappresenta sicuramente un’eccellenza fra le società bolognesi, con un gruppo di allenatori esperti che si dedicano professionalmente al mondo della pallacanestro. In questa sede vorrei ringraziare Federico Gatti, il cui esempio quotidiano in palestra mi ha fatto e mi sta facendo crescere molto come allenatore ed educatore.

  • Quale l’avversario della prima squadra, ovviamente Stars Bologna a parte, che credi possa impensierirvi da qua sino alla fine della stagione?

Nell’ultima partita che ho visionato in diretta, quella tra Aquila Luzzara e Basket Salso, sono rimasto positivamente impressionato dalla squadra in trasferta, che ha saputo dare grande ritmo e continuità alla propria prestazione di gara. Non credo sia un caso, quindi, la sua lunga striscia di vittorie consecutive seconda solo alla nostra e una costante risalita in classifica, che la vede in questo momento in terza posizione a 30 punti. Lo scontro-verità ci sarà fra due giornate, proprio dopo la partita contro Luzzara, e credo che sarà un match giocato ad alta intensità e a cui si dovrà fare attenzione.

  • Nel settore giovanile ricopri l’incarico di assistente nel gruppo U17 Elite e capo allenatore U17 CSI, una scelta che la società ha ritenuto la migliore per dare continuità ai due gruppi.

In questa stagione, collaborando sempre con Federico Gatti come capo-allenatore, ho continuato a seguire come vice il gruppo degli U17E, con cui si è stabilito un bel legame. Il campionato ci sta mettendo alla prova, ma dopo un inizio con il freno a mano tirato, dovuto anche a un necessario ambientamento ai buoni livelli del campionato in questione, ora stiamo ottenendo risultati soddisfacenti. In veste di capo-allenatore, invece, alleno gli U17 che partecipano al campionato CSI: anche qui il feeling che si è creato con i ragazzi penso sia ottimo e per ora, a una giornata dalla conclusione della stagione regolare, siamo nelle posizioni di testa della classifica e in corsa per un posto nelle prime quattro che ci garantirebbe di giocare i play-off per la conquista del titolo invernale.

  • Per quel che riguarda le giovanili, quali le migliori soddisfazioni raccolte sino a oggi?

Sicuramente la prima stagione che ho vissuto in Salus è stata ricca di belle emozioni e vittorie all’ultimo secondo che ricorderò a lungo. In particolare è impossibile non citare la lunga cavalcata dei ragazzi U15 nel campionato d’elite (gli attuali U17) che avrebbero pienamente meritato i prestigiosi play-off in quel campionato di alto livello (condannati alla fine solo dalla classifica avulsa). Nella seconda parte di quella stagione, invece, ricordo con grande piacere la vittoria del titolo primaverile nella Coppa Primavera del campionato CSI. In quella circostanza, Davide Castrianni mi diede la possibilità di affiancarlo come capo-allenatore della squadra, e come prima esperienza non avrei potuto chiedere di meglio: con una sola sconfitta nella stagione regolare, e un cammino lineare nei play-off, fino ad arrivare alla palpitante vittoria finale (contro la squadra di Baricella) dopo un tempo supplementare acciuffato all’ultimo secondo, il nostro cammino è stato ricco di bei momenti ed emozioni forti, che porterò sempre con me.

  • Quale un possibile ragazzo da lanciare in prima squadra a breve?

Già diversi ragazzi hanno avuto il privilegio di allenarsi con la nostra prima squadra, e credo che allenandosi quotidianamente con serietà, impegno e concentrazione, curando lo sviluppo fisico insieme al nostro preparatore Teo Barreca, e accrescendo la propria personalità con il passare degli anni (limando dunque alcuni difetti e limiti caratteriali assolutamente consoni a questa età), vi siano alcune individualità e prospetti senza dubbio interessanti da lanciare in prima squadra.