equilibristiCome avrete notato, da qualche giorno c’è un nuovo spazio all’interno del PalaAlutto. Grazie alla segnalazione di Marco, uno dei nostri papà, siamo venuti a conoscenza dell’associazione Equi-Libristi, che si propone di diffondere la lettura in un modo originale e intelligente.

Salus ha deciso di sposare il progetto dedicando un angolo apposito della propria Casa, proprio a questa iniziativa.

Per saperne di più qui sotto troverete alcuni estratti dal sito internete dell’associazione.

 

http://equilibristi.weebly.com/

 

Gli Equi-Libristi cercano libri di qualsiasi genere (eccetto libri scolastici/universitari) destinati al macero o dimenticati dentro cantine all’interno di polverosi scatoloni o troppo ingombranti per essere oggetti dell’ennesimo trasloco, li recuperano e li reimmettono GRATUITAMENTE in circolo.

Ad ogni libro viene così regalata la possibilità di continuare a raccontare la storia (o le storie) che racchiude nelle sue pagine.

l Progetto Equi-Libristi nasce dall’ incontro casuale con Michelangelo e dall’ entusiasmo di Fabrizio e Simona che, tra le altre cose, hanno in comune la passione per la lettura e la scrittura.

Fabrizio: “Un pomeriggio di luglio, eravamo in un ristorante del centro storico di San Sepolocro, Michelangelo (l’oste) è venuto a prendere le ordinazioni e ci ha indicato alcuni libri appoggiati sul tavolo, un bel tavolo rotondo in legno massiccio – sono stati salvati dal macero grazie all’azione combinata di minimum fax e … (non ricordo l’altro nome ndr), se vi piacciono prendeteli pure –  ci ha detto Michelangelo. Noi ci siamo guardati stupiti, purtroppo c’è sempre un po’ di diffidenza quando ti regalano qualcosa. Poi timidamente abbiamo cominciato a sfogliarne uno e dopo il pranzo ho chiesto conferma che fosse davvero in regalo – Si, prendilo pure, è tuo – ha sentenziato Michelangelo. Allora me ne sono andato con questo bel libro, ancora un po’ stupito, ma contento e affascinato dall’idea. Da quel giorno il tarlo che si è insinuato nel mio cervello ha iniziato a lavorare fino a convincermi che anche noi potevamo fare altrettanto nella città in cui viviamo”.

Simona: “In agosto siamo stati in Danimarca, lì ci sono più biciclette che auto e in generale si respira un’atmosfera di maggiore armonia e sembra che la natura, l’uomo e gli elementi possano convivere serenamente. Complice anche questo senso di quiete complessiva Fabrizio un giorno mi dice – ma perchè non ci mettiamo a fare noi quello che faceva Michelangelo a San Sepolcro ? – Subito non ho capito, ma poi man mano che mi spiegava, l’idea mi è sembrata davvero molto interessante ed un modo per fare qualcosa di concreto oltre che lamentarsi tutti i giorni che questo non va, quell’altro pure eccetera, eccetera

 

 

 

 

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