Approfittando della sosta del campionato abbiamo fatto una breve chiacchierata con l’allenatore della Mazzocchi, e ne abbiamo raccolto le impressioni in merito alla stagione in corso.

 

Cominciamo da cosa ci si aspettava ad inizio stagione. Credi che la Salus valga la posizione attuale oppure temi che la giovane età dei giocatori abbia condizionato l’andamento del campionato ?

Mi sento di escludere che la nostra sia una squadra che valga le ultime posizioni anche perché credo che per quanto siamo giovani beh in fin dei conti a 19, 20 anni giovane lo sei, ma solo anagraficamente. La verità è che perdere troppe gare di fila ci ha condizionato in termini di morale e fiducia. Basta guardare le partite nelle quali siamo arrivati punto a punto. La paura di uccidere la gara e giocarcela sino in fondo è ben visibile. Diciamo che delle due parlerei di inesperienza più che di giovane età.

 

Forse anche gli infortuni a ripetizione hanno causato la posizione attuale della squadra ?

No, perché in fin dei conti gli infortuni ci sono per tutti, basta guardare l’ultima gara e vediamo che il Castiglione ha dovuto sopperire alla mancanza di Dalloca e Loriga. Ripeto la fiducia è mancata con le prime brucianti sconfitte e anche un veterano come Igor (Goldoni Nda) il quale in termini di leadership ha cercato di prendersi in spalla la squadra, ha però lentamente accusato un inevitabile stanchezza fisiologica.

 

Chi dei tuoi giocatori credi abbia fatto il vero salto di qualità ?

Mi sento di promuovere giocatori come Bernagozzi, Regazzi e Massari e finalmente anche Ramini è uscito dal tunnel nel quale purtroppo era terminato da qualche gara a questa parte. Nel complesso però posso dire che l’intensità con la quale tutti si allenano è sempre esemplare.

 

Quali le gare che a fine stagione ti ricorderai con più piacere e quali quelle che archivierai velocemente?

Fra quelle che mi ricorderò con maggior piacere sicuramente le partita giocata ad Anzola con Mirandola e a Castenaso contro la Orva Lugo, due gare che hanno dimostrato che a ranghi completi e senza paura sappiamo reagire nei momenti di difficoltà. Da dimenticare la bruciante sconfitta a domicilio contro Novellara.

 

Non ti senti di menzionare nessuna delle ultime gare vinte?

Queste sono gare speculari alle nostre esigenze e necessarie per salvarci ma se le vado ad analizzare non valgono le due che ho citato prima perché sono arrivate al termine di gare dove abbiamo vinto manifestando della paura e approfittando di un avversario, il Castiglione, che ha accusato molto le assenze di due giocatori del quintetto.

 

Terminiamo con l’innesto di Serroni. Ha rappresentato la svolta della stagione?

Avevo da tempo domandato un giocatore con le caratteristiche di Antonio, un esterno realizzatore capace anche di difendere. Siamo stati fortunati e lo abbiamo ingaggiato in un momento nel quale non c’erano poi molti giocatori disponibili. Va anche riconosciuto che adesso molti veterani sono finalmente rientrati e giochiamo, Bernagozzi a parte, a ranghi completi. Quindi si l’innesto di Serroni è determinante ma da solo non può consentirci di svoltare la stagione.

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