Viaggia a oltre 12 punti di media ed è uno dei prospetti sui quali la Madel di coach Lanzi sta puntando anche per gli anni futuri. Stiamo parlando di Claudio Cataldo uno dei ragazzi più interessanti di questa squadra e del campionato intero.
Dopo i primi mesi passati a Bologna a metà fra Salus e CVD come giudichi la permanenza in questa nuova realtà ? L’anno scorso è stato davvero difficile ambientarmi dato che era tutto nuovo, compagni nuovi e soprattutto una nuova città! Sia in C Nazionale con la Salus che in serie D col CVD non avevo il minutaggio a cui ero sempre stato abituato a Lecce. Infatti quest’estate ero indeciso se continuare a giocare o meno. Ora per fortuna mi sento importante per la squadra e ho un ottimo minutaggio in una società meravigliosa.
Che differenze noti fra questa stagione ed il passato recente, mi riferisco sia alla Salus di coach Canè che alla tua esperienza con il CVD. L’unica differenza è la categoria, l’intensità dell’allenamento rispetto alla C1 e i compagni di squadra. Solo questo.
Come mai hai scelto di restare anche se in promozione? Avevo avuto delle altre offerte, sia in B2 a Monteroni, vicino a Lecce, sia in C2 con la neopromossa Voltone. Ma per motivi di studio ho preferito rimanere in questa società, a cui sono fortemente legato.
In quali parti del gioco pensi di dover/poter ancora migliorare: Difesa? Attacco? Gioco senza palla? C’è sempre da migliorare!!! Devo migliorare tanto in difesa, ma le cose su cui devo lavorare tanto sono la concentrazione e la scelta dei tiri…… devo usare di più la testa insomma !
Cosa ti piace della nuova Salus ? Non credo ci siano differenze tra la nuova e la vecchia Salus. La società tratta questo campionato con molto rispetto e non è cosa da poco arrivando dai play-off di C1.
Quale il compagno con cui hai maggiormente legato ? Con Nicola Pellacani. L’ho conosciuto l’anno scorso in CVD, abitiamo vicino e veniamo agli allenamenti insieme. Ma non è il solo, in Salus c’è sempre stato uno spogliatoio molto affiatato.
