bignamiAbbiamo fatto una breve chiacchierata con un giocatore che da quest’anno veste la casacca della Madel ovvero Federico Bignami, guardia sino alla scorso anno in forza alla PGS Welcome Bologna, società nella quale è cresciuto e che lo ha fatto esordire in serie D.

Come stai vivendo l’inizio dell’esperienza in casa Salus ? “Sin dai primi allenamenti mi sono sentito come coccolato da una società che si mette a completa disposizione degli atleti. Mi ha veramente colpito in maniera positiva l’efficienza di tante persone, un nome che cito su tutti è quello di  Marco Garofali, che si prodiga e non perde tempo nello spedire e-mail a tutti i componenti della squadra con indicazioni, statistiche e nel caso ve ne fossero: novità . Sto parlando davvero di un’organizzazione esemplare e della quale è raro sentir parlare.”

 

Quali le tue caratteristiche tecniche e cosa ti ha domandato coach Lanzi per questa stagione? ” Mi reputo da sempre un ipotetico sesto uomo dato che non so ancora per quale bizzarro motivo il mio approccio alla partita si concretizza al meglio uscendo dalla panchina. Penso inoltre che la mia peculiarità migliore, o per lo meno quella che mi caratterizza maggiormente, sia il tiro, e non è certamente un segreto che prediliga quello dalla lunga distanza. Per quel che riguarda la difesa direi di essere piuttosto rognosetto, perchè seguo ovunque il mio uomo preferendo, magari erroneamente, spendere un fallo in più piuttosto che concedere una facile penetrazione al mio avversario. Per quest’anno il coach mi ha domandato di esaltare queste mie caratteristiche e di mettere tanto impegno sui fondamentali che lui reputa primari sia in attacco che in difesa. Mi auguro quindi di potergli dare molte soddisfazioni nel corso del campionato.”

Parlaci della tua carriera: “Ho iniziato a 15 anni nella PGS Welcome, dove ho giocato per tutte le giovanili e dove ho anche esordito nel ruolo di under in serie D. Diciamo pure che ho iniziato a giocare a basket per puro caso dal momento che i miei genitori non volevano che facessi palestra ed il primo anno fui una meteora in squadra. questo perchè lo sport non mi ispirava e non sapevo nemmeno tenere la palla in mano, dato che sino a quel momento avevo giocato sempre e solo a calcio. Poi, dopo aver ricevuto un giusto rimprovero da parte del mio secondo allenatore Matteo Calzolari, decisi che questo sarebbe stato il mio sport! Mi appassionai e mi impegnai al punto che da ultima scelta in appena quattro anni divenni titolare fisso e poi capitano dell’under 19, al termine di un’ annata che mi segnò personalmente molto e dove ho potuto chiudere la stagione con un discreto record personale. La serie D mi ha invece dato molto a livello di gioco e in termini nervosi dato che mi sono ritrovato catapultato in una categoria dove ero il più piccolo e prendevo un sacco di legnate, questo però non mi interessava perchè dal momento in cui sono stato preso in considerazione da coach Lamborghini devo dire che la sua scelta mi ha spronato veramente molto. Il secondo anno alla PGS è stato invece più travagliato perchè nel corso della stagione ho avuto anche uno spiacevole infortunio al ginocchio. Infortunio che mi ha tenuto fuori dai giochi per sei mesi. Una volta tornato non rientravo più nei piani societari ma ho continuato il mio compito direi senza deludere le aspettative societarie. Ora ho iniziato una nuova avventura, in una nuova società della quale condivido completamente gli obiettivi prefissati e dove mi auguro di poter far bene e dare il giusto contributo”

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