Dopo tre gare perdute, due delle quali contro delle formazioni con obiettivi e budget decisamente più ambiziosi rispetto alla Salus, questa domenica a fare visita alla squadra di via dell’Arcoveggio sarà il Castello e Murri.

La squadra, griffata Callegari, riunisce le due realtà del Castiglione Murri e della Pallacanestro Castel San Pietro e sino a questo momento ha collezionato due vittorie, una sconfitta e un turno di riposo. Una squadra che quindi rappresenta un test quanto mai attendibile e necessario da superare per Canè e i suoi ragazzi. Lo stesso Bruno Canè ci ha così descritto gli avversari di questa settimana e l’ultima gara giocata in quel di Cento: “Qualche cosa di positivo nel corso della partita di Cento l’ho intravista, infatti siamo riusciti ad evitare una debacle che avrebbe potuto farci sprofondare sino al -30 anche a causa delle assenze che a ripetizione ci hanno colpito e non solo per via delle differenze organico. Ciò nonostante abbiamo subito troppo ad inizio gara e abbiamo commesso numerosi errori grossolani che vanno inevitabilmente eliminati se vogliamo svoltare la nostra stagione” Della gara di domenica prossima cosa ci dici ? “Prima di tutto cercheremo di recuperare gli infortunati sia Ziron, che dovrebbe esserci, che Dalloca, che ha già ripreso ad allenarsi regolarmente, difficilmente riusciremo invece a rivedere in campo Riccardo (Persiani – nda). Questa è comunque una gara che vogliamo e dobbiamo vincere anche se in campo ci andassimo zoppi, malconci, malati oppure con i ragazzi del minibasket. Inoltre Castel San Pietro è una squadra che è un po’ il prototipo esatto di quello che noi dobbiamo diventare cioè una formazione che gioca assieme in entrambe le parti del campo e che non molla veramente mai a fronte di un organico che non è neppure paragonabile a quello dei migliori del girone.” Quali i giocatori che maggiormente temi ? “Temo principalmente la loro forza di squadra che il loro allenatore Max Curti è sempre riuscito a creare in questi ultimi anni e che l’ha sempre portato a fare grandi stagioni anche senza avere a disposizione collettivi di grandissimo spessore come quello di altre squadre. Quindi se dovessi scegliere un loro elemento da lasciare a casa sicuramente sceglierei il loro coach”.
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