Dopo una prima parte di stagione fatta di risultati incoraggianti, facciamo un bilancio del gruppo Under 13.

Umiltà e impegno, retaggio dei campionati competitivi disputati negli scorsi anni, ci hanno portati tutti in palestra a settembre con ottime prospettive di lavoro. Lo staff, rinforzato rispetto alla scorsa stagione, ha buone basi su cui lavorare anche se siamo solo a inizio del percorso giovanile.

 

Il gruppo ’98 resterà sempre nella storia della Salus per essere il primo gruppo nato in casa, dal progetto minibasket avviato quattro anni fa e che può essere esempio e riferimento per le annate successive. Un gruppo di amici forte, unito, che, diversamente da quanto accade a quest’età, negli ultimi due anni non ha mai perso pezzi per strada, anzi, si è rinforzato. Partendo da questi presupposti può e deve continuare a lavorare per migliorare giorno dopo giorno, ricordandoci sempre che chi si ferma…

Denys è venuto a trovarci a settembre in palestra e da allora non se ne è più andato: mette sempre in campo energia e intensita accostati a una gran voglia di imparare, diventando così il nostro Mason Rocca! Deve migliorare la sua padronanza tecnica, ma ci vuole pazienza e la forza di non lasciarsi sopraffare dalla fretta o dalla frustrazione se qualcosa non riesce al primo colpo.

Lollo, il penultimo arrivato, si è aggregato sul finire della scorsa stagione: ha mostrato progressi incredibili in pochi mesi e si sta ritagliando sempre più spazio man mano che prende sicurezza e trova modo di essere utile alla squadra. E poi è il nostro big man, che garantisce rimbalzi, stoppate e tiri da dove nessuno riesce ad arrivare!

Pi, energia e intensità da vendere che ogni tanto vanno fuori controllo: generosissimo, corre per tutti fino a che non ha più fiato e crolla. Il passo che lo aspetta ora è quello di riuscire a ragionare anche quando l’aria si fa più rarefatta e pensare diventa più difficile.

Ricca: a qualunque ora del giorno passiate dall’Alutto avete buone probabilità di trovarlo. Che sia allenamento o partita, del suo gruppo o di un altro, che ci sia una festa o anche solo da far due chiacchiere, lui c’è. Spirito Salus tatuato addosso, energia in crescita, è sempre un piacere stare in palestra con lui.

Caffa, un trottolino che quest’anno abbiamo visto poco in campo, essendosi immolato per la causa nell’esordio vittorioso contro il Castiglione Murri. Ma ha seguito la squadra sempre e ora finalmente potrà essere utile al gruppo coi suoi recuperi e le imprevedibili penetrazioni, cercando di migliorare soprattutto sotto il profilo del controllo del corpo e delle situazioni di gioco con i compagni.

Checco, il nostro piccolo grande uomo, il più giovane ma anche il più saggio, razionale e al tempo stesso capace di buttare il cuore oltre l’ostacolo per il bene comune. A volte però la sua capacità di capire il gioco lo porta a interrogarsi e interrogare troppo in momenti poco adatti per farlo e al contempo a perdere il contatto con la realtà della gara, ma di sicuro sarà in grado di comprendere anche questi aspetti del gioco.

Matti: grandi qualità, anche umane, deve scrollarsi di dosso la paura di essere sempre valutato e così facendo potrà finalmente sperimentare le novità migliorando per quelle che sono le sue possibilità e diventando un riferimento per i compagni in ogni situazione, mentre ora lo è solo a tratti. Crescerà se ricorderà che se è vero che da grandi poteri derivano grandi responsabilità, è anche vero che queste vanno gestite con serenità.

Graz, partito non benissimo, è riuscito a darsi continuità e costanza nell’ultimo periodo. A volte sembra un po’ pigro, ma se c’è da dare una mano ai compagni è sempre presente, pur se deve rendersi ancora ben conto di quale sia il modo migliore per farlo. Ufficialmente il più leggero del gruppo, fa più fatica a tenere botta fisicamente, ma di sicuro crescerà anche da quel punto di vista e tutto in una volta si vedrà quello su cui sta lavorando.

Michi: sicuramente la sorpresa di questa prima parte di stagione, molto maturato e meno timoroso che in passato. Ci auguriamo tutti che prenda sempre più coscienza delle sue potenzialità, migliorando a difesa schierata, proseguendo sulla nuova strada che ha intrapreso: per ora corre come un matto, difende e chiude i nostri contropiedi!

Andre, il nostro mancino di Tolè preferito, continua costante a lavorare, qualunque cosa succeda: molto più attento rispetto al passato ma sempre col sorriso sulle labbra, testimonia in maniera esemplare come si possa lavorare duro divertendosi. Un martello pneumatico che non si ferma mai, sempre pronto a correre in contropiede, può e deve migliorare molto nelle collaborazioni con i compagni contro la difesa schierata.

Eyes, ko per malattia per quasi un mese e rientrato appena in tempo per gli auguri di Natale. Non lo ferma nessuno, sembra impermeabile a tutto e mostra grande entusiasmo per ogni successo. Di sicuro deve migliorare nella capacità di gestirsi in relazione ai compagni e suprattutto…decidere con che mano tirare!

Pier, molto migliorato a livello tecnico nella passata stagione quest’anno sembra un po’ sedersi su alcuni risultati. Quando mantiene alti ritmo ed energia, soprattutto mentale, diventa davvero importante per il gruppo, altrimenti fa fatica mettere in mostra lanche le sue migliori qualità di tiratore. Ma siamo fiduciosi e lo aspettiamo al più presto!

Teddi: ha sempre una parola per tutti, pure troppe a volte!, elemento fondamentale del gruppo, sempre presente e pronto a mettersi in gioco e a far fatica: migliorato molto tecnicamente quest’anno si sta prendendo belle soddisfazioni ed è un gran piacere e una soddisfazione per noi.

Chiudiamo con Dave, uno dei primi visi visti alle Grosso nel settembre del 2007, quando nacque il progetto minibasket Salus: di questo gruppo è diventato il capitano, esempio assoluto di impegno, costanza e voglia di crescere. Può migliorare molto la gestione delle situazioni a metà campo e le collaborazioni con i compagni, ma non ci sono dubbi che, continuando così, saprà farlo.

In realtà le ultime righe le spendiamo per due ragazzi che pian piano si stanno integrando anche in questo gruppo.

Vitas, maturato molto dalla passata stagione, ma non ancora abbastanza, ha doti fisiche importanti, deve imparare però a gestirle con un controllo tecnico adeguato.

Enea, rientrato in Salus dopo un anno di esperienza calcistica, deve adattarsi al ritmo diverso che i campionati giovanili richiedono. Ci vorrà tempo, pazienza e umiltà ma i risultati arriveranno proseguendo su questa strada.

 

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