Dopo l’intervista a Coach Bacchilega e Coach Nieddu, è ora il turno di scambiare quattro chiacchiere con l’altro volto nuovo dello Staff tenico Salus: Roberto Lopez.

Ciao Roberto, questo è la tua prima stagione in Salus dopo diversi anni trascorsi alla Fortitudo. Cosa ti ha spinto a continuare la tua carriera da allenatore proprio qui?
“Senza dubbio la proposta; tra le due/tre società che si sono fatte avanti per chiedere la mia disponibilità, la proposta della Salus è stata quella che mi allettava di più. Inoltre, dopo avere avuto il colloquio con Davide Castrianni e con il Presidente Arletti, ho percepito come la Salus fosse la società che più ci teneva ad avermi nel suo Staff. Per di più, per quello che ho sempre visto in questi anni da quando sono a Bologna, delle società che si occupano di settore giovanile, a parte Virtus, Fortitudo e BSL che rappresentano l’eccellenza, la Salus mi è sempre sembrata quella che meglio lavorava con i giovani, sia dal punto di vista tecnico che per quel che riguarda l’aspetto umano.”

Qual è il bilancio di questo inizio di stagione?
“Assolutamente positivo, sia dal punto di vista tecnico che umano, per quello che è il rapporto che si è subito creato con il resto dello Staff, sia dei due gruppi che seguo, sia degli altri colleghi allenatori. Il lavoro sta andando avanti secondo quelle che erano le mie previsioni e aspettative, anzi in alcuni casi sanche meglio di quello che mi aspettavo. I gruppi che seguo, l’Under 18 Gold e Silver, stanno lavorando nel modo migliore; i ragazzi vengono in palestra motivati e, per quella che era la mia previsione, non posso che essere soddisfatto. Se poi guardiamo anche i risultati di queste prime partite direi che meglio di così non potevo aspettarmi.”

L’anno scorso sei stato protagonista come assistente allenatore della fantastica stagione che ha riportato la Fortitudo in Serie A. Cosa ti aspetti, invece, da questa stagione e quali sono gli obiettivi prefissati?
“Innanzitutto riprendere un po’ di confidenza con l’attività giovanile. Ormai erano cinque anni che in Fortitudo facevo l’assistente in prima squadra, per cui avevo un po’ perso “l’abitudine” del lavoro con i giovani, l’abitudine a dover star dietro ai ragazzi che non sono professionisti e che giustamente hanno tante altre cose per la testa come la scuola, gli amici ecc.; quindi magari avere delle attenzioni in più che con dei professionisti non servono, visto che è il loro mestiere. Quindi da questo punto di vista un riabituarsi a determinate dinamiche che per 5 anni avevo messo da parte. Per quanto riguarda invece gli obiettivi dal punto di vista tecnico sul campo, quello di cercare di migliorare singolarmente e di squadra i gruppi che seguo e cercare di fare il meglio possibile nei due rispettivi campionati. Al momento sono abbastanza soddisfatto, man mano che giochiamo le partite conosco le squadre e mi rendo conto effettivamente di quelle che possono essere le possibilità di entrambi i gruppi nei rispettivi campionati.”

Grazie Roberto e in bocca al lupo per il proseguo di stagione!

 

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